Omaggi: #7 Concorso Purina ONE® e la storia dei miei gatti

Omaggi: #7 Concorso Purina ONE® e la storia dei miei gatti

Oggi voglio parlarti di qualcosa di diverso che non riguarda il mondo del beauty, ma un’altra mia grande passione: i gatti. Mia sorella è stata selezionata tramite il network The Insiders, per testare i croccantini PURINA ONE® Sterilcat (che si intenda, non li mangia lei, ma i nostri gatti!). Prima di introdurti campagna, prodotto ecc., voglio spendere due parole sui gatti che hanno abitato contemporaneamente la mia casa ed il mio cuore. Nel caso in cui ciò non fosse di tuo gradimento, salta pure i successivi quattro paragrafi!

 

Fin da quando io ricordi ho quasi sempre avuto un gatto per casa. Sino ai miei primi cinque anni c’era Dulzo, chiamato in famiglia Dudi, un bellissimo gatto bianco europeo. E’ nato e cresciuto in questa casa poiché i miei genitori avevano accolto la sua mamma incinta e, diversamente dai suoi fratellini che hanno dovuto dare via, lui è rimasto con loro (io non ero ancora nata!). Per quel che ho visto nei video di un tempo e da quanto mi è stato raccontato, stava spesso sulle sue, si faceva avvicinare-coccolare solo da papà. Per i miei gusti era abbastanza spericolato: camminava sulla ringhiera del balcone, saltava qua e là e si arrampicava sui mobili alti… tutte cose che fortunatamente i miei gatti non fanno o mi provocherebbero un infarto! Si è spento poi, per una pancreatite, quando avevo all’incirca cinque anni o poco prima. L’ultimo ricordo che ho e forse è l’unico che ho salvato nella mia mente, è di lui dormiente sul letto dei miei genitori.

Dopo aver passato tre/quattro anni senza nessun micio che riscaldasse i nostri cuori, è arrivata Anthea, una bellissima trovatella Ragdoll con la coda tagliata e un problema all’anca. Ricordo quanto l’ho desiderata ed aspettata: ogni simbolo che ricordasse vagamente un gatto, era buono per dire a papà: “E’ un segno, dobbiamo portarla a casa!”. Per il suo arrivo avevo anche organizzato una festa, cui avevo invitato “diverse” persone: la mia famiglia e le nonne (n.d.r. non ci fu mai una festa). Quando arrivò da noi ero tanto emozionata, mentre lei era un po’ stanca dopo la visita dal veterinario e un po’ spaesata per il nuovo ambiente, tanto che andò subito ad infilarsi sotto il mio letto. Ecco, questo è il primo ricordo che ho di lei in casa. Il nome, a mio parere tanto aristocratico, si adegua perfettamente alla sua anima da signora, ed è stato scelto da mia sorella. Prese spunto dalla moglie del detective (credo) del celeberrimo fumetto Diabolik. In realtà lei si chiama Althea, ma di ciò ce ne siamo resi conto dopo. All’inizio era una giocherellona, ma col tempo si è seduta parecchio. Ora ha circa 12 anni e purtroppo inizia ad avere i suoi problemi.

Solo dopo qualche anno successivo all’arrivo di Anthea, adottammo un nuovo cucciolo: Rudolph, un patatone di due giorni che stava in una mano. Era stato abbandonato dalla mamma, probabilmente perché epilettico, e dopo un giorno lasciato al freddo, completamento solo e senza cibo, mio padre non ha potuto fare altro che portarlo a casa. Era il 3 Ottobre 2005, qualche giorno prima del diciottesimo compleanno di mia sorella, e Rudolph era un micetto con ancora gli occhi chiusi e che andava allattato col biberon ogni tre ore e mezza. Era una cosina minuscola, ma quanto si faceva sentire quando doveva mangiare! In un batter d’occhio è cresciuto: ha aperto gli occhi, ha imparato a camminare all’indietro (non si sa per quale motivo) e poi in avanti, finché è diventato il felino che è adesso. E’ agile, scattante, atletico. Come il Dudi, spesso tende a stare per le sue o si fa coccolare da mia sorella. Poche, ma non rare, sono le volte che fa le fusa anche al resto della famiglia. Per questo motivo è il gatto di mia sorella.

Ed infine, due anni fa questo mese è arrivato il mio gatto. Abbandonato nel parco dietro casa, un micio di appena otto mesi regalava miagolii e coccole a tutti i passanti. E’ stata mia sorella a notarlo e, giorno dopo giorno, a portargli del cibo e a presentarlo a tutta la famiglia. Subito ci siamo innamorati, ma avendo già a casa due gatti grandicelli era impossibile adottare anche lui. Abbiamo quindi contattato chi di dovere, ma purtroppo se ne sono fregati. Cosa fare? Dopo tanti “Ti prego” e “Papyyyyy”, ecco che noi donne siamo riuscite a convincere papà a portare a casa anche Neville William Romeo Paciock. Far adattare i gatti alla new entry non è stato semplice, ovviamente, ma dopo un lungo anno tutto ha preso un equilibrio stabile. Con lui è nata subito una connessione particolare, riusciamo ad intenderci senza troppe parole-miagolii ed inoltre siamo molto simili sotto certi aspetti. Questi e tanti altri sono i motivi per i quali lui è il mio gatto.

 

Ritornando ora a quanto ti ho accennato all’inizio, mia sorella è stata selezionata per partecipare a questa campagna dedita ai nostri amici felini.

Cosa tratta?

La campagna mira a far conoscere il marchio e i suoi prodotti in primis, ma soprattutto a dimostrare gli effetti benefici dei croccantini PURINA ONE® Sterilcat, mirati per i gatti sterilizzati.

Cosa comporta essere selezionati?

Si riceve un grosso pacco di cartone a casa, contenente:

– Guida di introduzione alla campagna contenente informazioni esclusive per gli Insider;

– 3 confezioni da 800g di Purina ONE® Sterilcat;

– Una ciotolina “salvabaffi”;

– 14 confezioni da 50 g di Purina ONE® Sterilcat; (per amici e conoscenti)

– 20 brochure con informazioni su Purina ONE® e sul Programma delle 3 settimane; (per amici e conoscenti)

– Un market research booklet per le indagini di mercato.

Successivamente si intervistano amici e conoscenti, utilizzando il blocco di domande già stabilite, e li si omaggia di una confezione di croccantini più una brochure. A casa anche i nostri felini potranno, chiaramente, nutrirsi con i croccantini.

A chi è rivolto Purina ONE® Sterilcat?

Questo prodotto è rivolto a tutti i gatti sterilizzati. Forse non sai che “la sterilizzazione comporta cambiamenti ormonali che possono avere un impatto sul metabolismo, sul peso del gatto e possono comportare più frequenti problemi urinari“, per questo sarebbe necessario utilizzare prodotti adatti.

In quanto si possono vedere gli effetti?

Il programma dura tre settimane ed una volta terminato il gatto avrà un pelo lucido, pelle liscia e occhi vivaci. Gli effetti benefici saranno comunque visibili già dal primo giorno, con una crescita dell’appetito e per continuare: alto livello di energia e digestione sana.

 

I miei gatti hanno apprezzato i croccantini, soprattutto Neville: ne va matto! Ma possiamo dire che questa non è una novità, poiché i croccantini Purina ONE® sono da sempre i loro preferiti. Non posso dire che il loro pelo sia migliorato, poiché è già lucido e gli occhietti sono già vispi (sintomo dello star bene).

Non mi resta quindi che ringraziare da parte mia, di tutta la mia famiglia e dei miei mici The Insiders e Purina ONE®. La prima per aver selezionato mia sorella e averci dato l’opportunità di provare i nuovi croccantini, con cui ora andremo avanti a nutrire i nostri mici, e la seconda per produrre del cibo di cui i miei amici pelosi non si stancano mai e che hanno effetti benefici su di essi!

Iscriviti al portale se anche tu vuoi candidarti per le loro campagne (qui). Se vuoi avere maggiori informazioni riguardanti questa campagna clicca qui, se vuoi usufruire di un buono sconto di 1€ valido per l’acquisto di un prodotto Purina ONE® gamma gatto clicca qui.

Tu hai dei gatti o degli animali? Qual è la loro storia? Hai mai provato il brand Purina ONE®? Fammi sapere con un commento,

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NOTA: Questo prodotto mi è stato gentilmente inviato dall’azienda per testarlo e per parlarne sul blog. Non vengo retribuita per questo. Cosa più importante: quanto scritto sul prodotto è la mia più onesta opinione.